venerdì 23 gennaio 2009

Quel che sto facendo

Quel che sto facendo è un lavoro con me stesso. Avevo dimenticato che la qualità della mia vita me la faccio io. E che è sbagliato curvarsi su se stessi per piangersi addosso per le cose che la vita ti impone di affrontare. Solitudine, fatica di vivere, amori che si allontanano, amicizie che si perdono... Tutto questo occorre viverlo bilanciandolo con quel tanto di buono che ogni giorno ci viene proposto. La vita è un cristallo con molte sfaccettature. Occerre vederle tutte e capire che non si possono guardare semplicemente le facce meno splendenti. Occorre fare la fatica di cercare quanto c'è, ogni giorno, di positivo. E' una fatica ed un lavoro che occorre fare. Perchè altrimenti non si può lasciare traccia di noi che non sia percorribile con serenità anche dagli altri. E' un proposito. Trovare sempre il fattore positivo della nostra giornata pe darlo agli altri perchè trovino anch'essi quanto di positivo c'è nella loro giornata. Asciugarsi le lacrime, cercare quel sorriso così difficile alle volte di abbozzare. Ed alla fine, se lo vogliamo veramente, arriverà anche il riso. E quello laverà tutto. Meditazione o sproloquio ? GG

6 commenti:

Alex ha detto...

Direi che è una meditazione.

Per quanto mi riguarda io fra un po' di tempo andrò all'estero, dato che per me non è possibile trovare niente che mi interessi al di fuori della mia stanza.

Alby ha detto...

Caro gigi, belle le parole, ma sai piangersi su se stessi nn da soddisfazioni e non aiuta, bisogna sempre reagire, e regalare un sorriso è sempre bello, per ogni sorriso regalato si avrà un ritorno, gli amici sono sempre qua e anche se nn vedi le loro facce cosa di poco conto sai che esistono sempre e sai che la loro parola aiuta in ogni momento, le frasi si leggono sempre e rimangono stampate nei nostri cuori, un abbraccio ciao

Alby ha detto...

Alexilgrande, a volte chiudersi in se stessi o in una stanza non credo che sia la soluzione giusta, bisogna reagire a tutto anche se lo sconforto è forte, la vita si sa è cosi e nn si cambia, solo se sei nato re o principe puo essere diversa, ma nn credere che stiano meglio di noi, naturalmente nn parlo per il loro conto in banca ma assolutamente della loro felicità interna, ciao

zia Jaja ha detto...

Gigi, che bellissima meditazione, anzi riflessione. Io sono con te! Piangersi addosso non cambia nulla, a volte peggiora la situazione xkè gli occhi pieni di lacrine non ti danno la poosibilità di vedere la soluzione o ciò che di utile e bello può trovarsi accanto a te.
Continua su questa strada, ritrovo così "il Gigi" di quando ti ho conosciuto. Un forte abbraccio. Ziotta

Anonimo ha detto...

Contenta di leggere che finalmente hai capito...giò

Unknown ha detto...

Si, amici miei. Ho capito. Ma quanto è dura!!! Grazie comunque, perchè l'affetto per voi ha contribuito molto a quel che vado maturando. O così, oppure...addio.