mercoledì 30 luglio 2008

Prima classe chiusa per zecche

La tirrenia, compagnia di stato dei traghetti per le isole e per altre città di mare che fa capo con le sue navi a Genova, venerdì sera sul traghetto Bithia partita da Genova per Olbia un’impiegata imbarcatasi si sveglia attorno alle 6.30 «completamente coperta» dalle zecche che avevano fatto un nido sotto la sua poltrona di prima classe. In viaggio per raggiungere con due amiche un villaggio turistico a Portisco e, dopo aver cenato, aveva trovato posto in prima classe: «Mi sentivo prudere su un braccio - racconta - e mi sono svegliata, accorgendomi che ero completamente coperta da zecche dalla testa ai piedi». Dopo aver chiamato il capitano, la donna è stata visitata dal medico di bordo «e mentre mi spogliavo, mi sono cadute altre zecche dai pantaloni nel suo studio. La visita è stata superficiale e, nel certificato, il medico ha scritto che non sono stata punta ma io non ne ho la certezza». La donna ha chiesto poi che venisse chiamata immediatamente l’Asl, dato che nel frattempo la nave era arrivata a Olbia, ma le è stato risposto che era chiusa e quindi non c’era nulla da fare.

«La società è molto dispiaciuta per quanto successo alla passeggera, è la prima volta in assoluto che, in tanti anni di navigazione, si manifesta una cosa del genere», ha spiegato la Tirrenia. Secondo quanto comunicato dalla compagnia, «la passeggera è stata prontamente visitata dal medico di bordo che non ha riscontrato punture di insetto. La zona dove aveva il posto è stata chiusa ed è stata avviata subito la disinfestazione. L’episodio è avvenuto in un momento particolare di grande traffico e di caldo umido».

«Mi è stato concesso di fare una doccia - racconta la turista - ma mi hanno preso i vestiti, dicendomi che li avrebbero portati a disinfestare e pulire. Il commissario di bordo mi ha dato dei suoi abiti, peccato che lui avesse la 50 e io la 40, ma con una cintura sono riuscita a chiudere i pantaloni e con un sacchetto di plastica al posto della mia borsa ormai da buttare, sono scesa, pretendendo che mi comprassero dei vestiti. E intanto la gente in partenza per Genova iniziava a salire». Un responsabile a terra della Tirrenia l’ha quindi accompagnata in un negozio di intimo e poi di abbigliamento. «La nave è ripartita per Genova come se nulla fosse e non mi hanno neanche rimborsato il biglietto».

Ma che dire, non ci sono parole per come è stata gestita la cosa, forse prima di ritornare a Genova avrebbero dovuto fare una bella e ricca pulizia con disinfestazione dei locali della nave, certo che queste cose si leggono solo in Italia manco nel terzo mondo, e poi dicono che noi Italiani siamo sempre a protestare, paghiamo le tasse che poi i risultati sono questi.



Nessun commento: