E' da un pò che vado girando attorno al mio pc. Ora mi sono seduto. Ho voglia di scrivere a voi, amici miei. Ho voglia di dire qualcosa. Anzi, avrei voglia di dare qualcosa. Della mia quotidianità ho poco da dire, mentre avrei tanto da dare. Le piccole cose che riempiono la mia giornata: un sorriso, un bacio scambiati con M., le attenzioni di Stella, le fatiche di Lara che, sempre più appesantita fa fatica a camminare. Mille cose piccole ma preziose. Di dire ho poca voglia. C'è qualcuno che ha voglia di sapere che tempo fa, o cosa ho fatto io oggi? Ma dare è molto più difficile, se si vuole che di quello che dai resti qualcosa.
Ho appena assistito, in TV, ai funerali di Luciano Pavarotti. Pensavo che la cerimonia sacra non era fuori tempo. Non lo era perchè Dio è fuori dal tempo, ed ogni preghiera è detta nel momento in cui serve. Un minuto fa, un giorno fa, o fra cent'anni. E' sempre alla presenza di Dio, attuale e preziosa. Per questo ha senso continuare a pregare per i defunti: Perchè Dio è fuori dal tempo ed il suo Amore ci fa presente a Lui da sempre e per sempre.
Poi ho pensato a come possono essere diverse due vite. In 71 anni Pavarotti ha saputo fare e dare moltissimo. Ha saputo far fruttare i suoi doni naturali, ed ha dato tanta gioia ad un sacco di gente. Si possono paragonare le vite? Quanti, senza avere avuti doni particolari sono stati capaci di dare quanto ha dato lui? E penso che alle volte gesti di amore nascosti, parole dette sottovoce, ed una stretta di mano data al momento giusto possono farci e fare ricchi. E la gioia che lasciano nel cuore, il conforto, la pace, abbiano un valore immenso. Non si può essere tutti Pavarotti, ma si può far felice ugualmente tanta gente: e questo non ha un valore misurabile.
Ma sentire la sua musica, ed ancora di più, pensare che tutto nasce da poche note che ci hanno dato un'infinità di melodie, e che lui ha saputo cogliere nella sua vita l'opportunità di usarne sembra un miracolo. Dove invece c'è solo fatica, costanza, lavoro, passione, tenacia e costanza.
Quanto c'entra la fortuna? Sì, ci vuole anche un pizzico di quella, ma da sola non servirebbe a niente.
Poi viene spontaneo un giudizio su se stessi. Ho fatto proprio tutto quello che potevo e che mi era richiesto dalla vita e dai doni naturali che ho ricevuto nascendo? Bè, non lo so!!! Ma so che da questo momento, quel che resta della mia vita vorrò valorizzarlo di più, e se non cantando, cercherò sempre il modo per dare gioia a qualcuno nei modi in cui potrò: magari lavando i piatti, o con una lamentela in meno, o con un sacrificio in più, tenendomi dentro, senza parlarne, quel dolore o quel fastidio. E poi facendo una cosa meravigliosa: facendo parlare gli altri ed ascoltandoli.
GIGI






3 commenti:
Domande che fanno male, le tue... Perbacco se son pesanti! Però, almeno una, ha la risposta facile: TUTTI possiamo o avremmo potuto fare di più, anche molto di più, nella ns vita!!! Anche lo stesso Pavarotti, tanto x restare nell'esempio. Ma i motivi possono essere talmente diversi che ognuno di noi è una storia a parte. Le persone scelgono una strada, ammesso che abbiano la fortuna di poterlo fare, e sperano che sia quella giusta. Quando non fosse...magari è tardi x cambiare. Invece x quanto riguarda il ns comportamento al di fuori del lavoro... allora sì che potremmo fare ben di +!!! Ma rarissimamente facciamo anche un minimo sforzo... e quando succede lo sbandieramo ai 4 venti come se avessimo fatto chissà che... mah! bb
Ciao Gigi caro, molto sentito e profondo il tuo post......Io credo che il grande Pavarotti....era un uomo generoso in tutti i sensi ecco perchè era tanto amato, ovvio e conosciuto per la sua sublime musica! Sono convinta che ognuno di noi nella vita dovrebbe cercare le sue doti.....che possono variare dalla dote di ascoltare, dalla dote di cogliere le cose........non serve essere un grande famoso..........secondo me servirebbe sentirsi grandi e soddisfatti dentro e la maniera migliore almeno per me è quella di essere felice se gli altri lo sono!.....una carezza come dici tu, giocare con gli animali, cantare una canzone, guardare un tramonto.........non tante persone lo sanno fare...........ti voglio bene....Gigi.........grazie per questo post........importante!
Caro Gigi, ti rispondo con un po' di ritardo, ma in questi giorni ho molto da fare. Io credo che ciascuno di noi se riesce a non mettere al centro della sua vita l'"IO", fa già molto. Quello di Pavarotti era un "dono" e non ha fatto altro che metterlo a frutto, ma anche tu hai avuto un dono, quello di riuscire ad essere un ingegnere e saper fare bene il tuo lavoro, hai quindi messo a frutto tutto ciò. Pensa solo a ciò che hai saputo sopportare nel momento in cui c'è stata la tua crisio con M., con quale pazienza e fede le hai ridato serenità....quante cose riusciamo a fare tutti noi, senza rendercene conto. Baci88 e un abbraccio forte forte (senza esagerare x non farti male) Gloria.
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