venerdì 9 maggio 2008

SESSANT'ANNI DELLA 2 CV, MITO INTRAMONTABILE

Tornando indietro negli anni non so quanti di voi hanno conosciuto la 2 CV o meglio chiamata la 2 cavalli, auto che nel salirci sopra sembrava di essere in barca, nelle curve sembrava che ti capotassi e il suo molleggio era incrdibile, auto che ha fatto la storia della citroen, correva l'anno 1948 quando la casa automobilistica, diretta da Pierre Michelin dal 1934, presentò ufficialmente il nuovo modello al Salone dell'automobile di Parigi. Superato lo shock iniziale dei visitatori e la freddezza della stampa, l'idea di fondo si rivelò poi vincente: era nata l'auto popolare, ovvero economica, polivalente e a basso consumo. Fino a novembre c'è una mostra della Cité des sciences et de l'industrie della Villette, a Parigi, realizzata in collaborazione con Citroen, che festeggia già con qualche mese di anticipo un compleanno che cadrà precisamente il prossimo ottobre.
Penso che auto cosi che chi l'ha posseduta o come me ha avuto l'occasione di guidarla come del resto molte auto dei tempi indietro ne ha un ricordo bello e forse nostalgico, beh direte voi sono meglio ora le auto con tutti quei meccanismi che danno sicurezza e confort, ma forse secondo il mio punto di vista erano piu solide e a volte piu confortevoli di adesso, se pensate solo ai vecchi sedili in similpelle della 500 o di altre auto, mi ricordo che nelle mie 500, si ne ho avuto 2 si usava da ragazzini farsi i lavori di riparazione da soli e molte volte nn avendo garage si faccevano in strada, quante volte ho cambiato la guarnizione di testa o le famose puntine, non parliamo dei carburatori o della marmitta, quella poi era usanza metterla diversa, aveva due bocche di uscita del fumo. Si installavano i primi fareti di retromarcia e le luci per la nebbia, io possedevo un claxson a trombe, nella mia zona quando arrivavo mi sentivano tutti, e non parliamo dei viaggi che ci facevo, in quel periodo andavo spesso in costa azzurra ben 4 volte all'anno e ci stavo 15 giorni, la prima era di colore azzurrino e la seconda un beige. L'azzurrina l'avevo decorata con strisce nere sul tetto e sui due coffani e il tettuccio era di quelli che si aprivano prima in tela e poi il famoso rigido, naturalmente stereo di quelli che rompevano i timpani, ragazzi che bei tempi con quell'auto e le corse che si facevano, allora nn c'erano tante auto e i vigili erano meno severi a parte che ne vedevi pochi e poi riuscivi sempre a farla franca. Mi ricordo che con 500 lire facevo benzina e quando ero ricco anche il pieno con poco di 10.000 lire, ma torniamo alla 2 cavalli, mi ricordo che nelle strade di Genova ne vedevi circolare molte, beh rispetto alle auto che c'erano.
Quando avrò tempo iserisco delle foto dell'auto che ho a casa quelle naturalmente in formato piccolo, ho iniziato la collezione delle auto che escono 2 volte al mese con la rivista quattroruote, ne ho gia 10 e sono auto di quell'epoca, tutte rigorosamente costruite in tutti i suoi particolari, già mi moglie mi dice di tutto perche sto invadendo i mobili con loro e i soldi che spendo anche, ma uno che ci puo fare se è attirato da queste cose e poi ha anche l'hobby? ciao a tutti

1 commento:

shimoda ha detto...

caro alby ..io mene ero innamorato nonostante il suo molleggiamento andante ... nonostante la mia altezza riuscivo a guidarla agevolmente